Gorgo Magazine
Nuovo aggiornamento dal VIAVAI Project, il progetto Pugliese continua la sua corsa con quest’ultima pittura firmata da Bosoletti, un nuovo intervento direttamente in cui l’artista si ispira alla storia di Santa Cesaria.
Sempre interessante quando gli autori scelgono di immergersi affondo nelle storie e negli spunti dei luoghi dove dipingono. Quest’ultima fatica di Bosoletti rivendica la storia di Cesaria, andandone a sintetizzare gli accadimenti e tutti gli elementi narrativi, attraverso un nuova, intensa e potente pittura.
Dopo un lungo matrimonio, durato già dieci anni, Lucrezia e Luigi, ricchi signori di Castro non ebbero ancora avuto la fortuna di rallegrare le stanze della loro sfarzose abitazione con la gioia di un bambino.
Dopo continue preghiere rivolte alla Madonna Lucrezia ottenne finalmente quello che tanto desiderava, una bambina, nata nel giorno dell’8 dicembre.
La ragazza, dal nome Cesaria, crebbe in salute conservando a pieno tutte le sue virtù. Rifiutava di continuo le proposte di baldi e ricchi giovani che desideravano ricevere la sua mano in sposa. La cosa non cambiò neanche dopo la morte della madre, la quale le fece addirittura promettere di mantenere le propria verginità in segno di devozione alla Madonna che le aveva concesso di venire al mondo.
La vita di Cesaria non fù però così facile. Il padre, uscito di senno dopo la morte della moglie, cercava continuamente di molestarla senza successo. La ragazza fu sempre in grado di tenerlo a bada con la calma e la saggezza che sempre la distinsero.
Le “esigenze” paterne cominciarono a farsi però sempre più insistenti e fastidiose, così Cesaria decise che sarebbe stato meglio allontanarsi dalla sua casa. Una sera finse di assecondare le richieste del padre: gli chiese di attendere in camera da letto nel frattempo lei si fosse preparata in bagno. Grazie all’aiuto di alcune colombe poste all’interno di una bacinella colma d’acqua, fece credere a Luigi che si stesse facendo un bagno, invece, lei sarebbe uscita da una finestra che dava sul cortile della sua abitazione, sellato un cavallo e scappata via. Il padre insospettito dall’insolito ritardo, si accorse della fuga e si precipitò per recuperare la figlia ingrata.
Quando la raggiunse un angelo venne in soccorso della giovane fanciulla e le consentì di mettersi in salvo consigliandole di nascondersi in un dirupo. Il padre, invece, venne fatto cadere in acqua avvolto in una nube nera.
Cesaria rimase a vivere in una grotta, la stessa che le consentì di trovare riparo dopo l’intervento dell’angelo, insieme alle due colombe che le tennero compagnia. Le due colombe si moltiplicarono e ancora oggi popolano la caverna in cui visse Cesaria. L’acqua in cui cadde il padre, invece, cominciò da allora a ribollire di zolfo.
Fonte: www.ilgorgo.com