Gorgo Magazine
Torniamo con piacere a Racale, tra i grandi ospiti del VIAVAI Project troviamo infatti Microbo, l’artista ha da poco terminato di dipingere questo nuovo intervento iniettando su parete tutto il suo peculiare immaginario.
Come ormai avete avuto modo di vedere in questi mesi stiamo seguendo passo per passo gli sviluppi dell’ottimo Viavai Project di Racale, completamente coinvolti e soprattutto convinti della bontà del progetto portato avanti dagli organizzatori.
La rassegna continua a proporre un numero sempre più crescente di interventi andando ad offrire una perfetta miscela tra realtà appartenenti alla nostra scena e nomi internazionali continuando in questo modo il fitto viavai appunto di artisti. L’idea stessa del progetto è infatti quella di proporre attraverso il continuo andirivieni di artisti, una esperienza a lungo termine ben radicata all’interno della comunità, un dialogo con la gente del posto ma anche con i luoghi e le particolarità del paesaggio circostante al fine di offrire una immersione totale capace di staccarsi completamente dalle dinamiche tipiche dei festival e degli eventi che così tanto stanno interessando la scena.
Dopo Bo130 (Covered) un altro dei nomi più blasonati della nostra scena scende in campo per l’evento Pugliese, l’interprete porta in dote tutto il suo iconico tratto ma soprattutto la particolarità della sua tematica, imprescindibilmente legata al suo stesso nome.
Il lavoro di Microbo è una risposta, una conseguenza dei tempi moderni dove la tecnologia continua a monopolizzare l’uomo in tutti suoi aspetti fino a sostituirsi letteralmente con l’immagine stessa dell’essere umano. Ma la tecnologia può davvero rivelare chi è l’uomo? oppure la biologia, gli aspetti più minuscoli e minuziosi, possono unicamente approfondire ciò? Parte da qui l’analisi dell’interprete, si sviluppa come ideale risposta capace di spostare l’attenzione dal macro, dalle immagini che l’uomo stesso compone e da in pasto a se stesso, al minuscolo a ciò che è possibile osservare unicamente attraverso un ‘microscopio’ riducendone l’enfasi, spostando l’attenzione da se stessi a ciò che ci compone al fine di imbastire una riflessione capace di sovvertire i nostri limiti culturali, le nostre fragilità e debolezza con l’idea di proiettare una nuova e diversificata chiave di lettura.
Null’altro da aggiungere, vi lasciamo piuttosto ad una bella serie di immagini con i dettagli di quest’ultima fatica, dateci un occhiata e restate sintonizzati qui sul Gorgo per nuovi aggiornamenti sulla rassegna e sul lavoro dell’interprete.
Fonte: www.ilgorgo.com